Le vincite ottenute grazie al Gratta e Vinci va dichiarate nel 730? Scopriamo insieme qual è la corretta procedura da seguire.
Chi non sogna di vincere al Gratta e Vinci? Peccato però che, quando il sogno si trasforma in realtà, il fortunato di turno venga poi assediato dai dubbi.
La maggior parte di quest’ultimi riguarda la necessità di dichiarare la vincita nel modello 730, il documento fiscale utilizzato in Italia per la dichiarazione dei redditi.
Esaminiamo dunque attentamente la normativa fiscale vigente per chiarire se le vincite al Gratta e Vinci debbano o meno essere dichiarate.
Vincite al Gratta e Vinci, che cosa dice la normativa fiscale vigente?
La normativa fiscale italiana prevede che le vincite al Gratta e Vinci siano soggette a tassazione. Tutto però dipende dall’ammontare della vincita stessa.
La regola generale stabilisce che solo le vincite superiori a €500 debbano infatti essere dichiarate, sebbene sia importante notare come questa soglia possa variare a seconda del tipo di gioco e della relativa normativa regionale. Ad esempio, alcune regioni potrebbero richiedere la dichiarazione delle vincite superiori a €100.
È importante sottolineare come il Gratta e Vinci sia in effetti un gioco di fortuna gestito da enti autorizzati. Le vincite sono dunque legalmente riconosciuto e non dichiararle potrebbe costituire un’infrazione alle norme fiscali, soggetta a sanzioni e multe.
Vincite inferiori a €500
Se le vincite al Gratta e Vinci sono inferiori a €500, secondo la normativa fiscale attuale, non è obbligatorio dichiararle nel modello 730.
Facciamo però attenzione: ciò non significa che tali vincite siano esenti da tassazione. Infatti, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che le vincite al Gratta e Vinci, indipendentemente dall’importo, siano soggette a una ritenuta fiscale del 12%. Questa ritenuta viene trattenuta direttamente dal gestore del gioco prima che la vincita venga pagata al vincitore.
Quindi, se un giocatore vince €100 al Gratta e Vinci, riceverà effettivamente €88 dopo la detrazione del 12%. Dal momento che questa ritenuta fiscale viene già applicata nel momento della erogazione del premio, le vincite inferiori a €500 non devono essere dichiarate nel modello 730.
Vincite superiori a €500
Nel caso in cui le vincite al Gratta e Vinci superino €500, sarà invece obbligatorio dichiararle nel modello 730. In questi casi, il giocatore è tenuto a compilare l’apposita sezione del modello 730, denominata “Redditi diversi”, nella quale dovrà riportare l’importo totale delle vincite ottenute.
Le vincite superiori a €500 saranno soggette a una tassazione specifica, che varia a seconda dell’importo della vincita stessa. L’Agenzia delle Entrate ha stabilito che tali vincite siano tassate al 20%. Pertanto, se un giocatore vince €1.000 al Gratta e Vinci, sarà tenuto a pagare €200 di tasse sulle sue vincite.
Ecco perché tenere traccia di tutte le vincite al Gratta e Vinci, indipendentemente dall’importo, è a dir poco fondamentale. In caso di omissione delle vincite superiori a €500, l’Agenzia delle Entrate potrebbe avviare un’azione di accertamento fiscale e richiedere al contribuente il pagamento delle imposte evase, oltre a sanzioni e interessi di mora.
In sintesi, le vincite al Gratta e Vinci sono soggette a tassazione secondo la normativa fiscale italiana. Se le vincite sono inferiori a €500, non è obbligatorio dichiararle nel modello 730 (ma la ritenuta fiscale del 12% viene comunque trattenuta dal gestore del gioco). Per le vincite superiori a €500, invece, è obbligatoria la dichiarazione nel modello 730, con una tassazione del 20%.
Rispettare la normativa fiscale e dichiarare correttamente le vincite è un vero e proprio dovere civico, nonché l’unico modo per evitare possibili conseguenze legali e finanziarie.