Un recente studio ha individuato la cifra della felicità, lo stipendio che si dovrebbe guadagnare per condurre una vita felice.
I soldi non fanno la felicita. Le persone più ricche sono quelle più felici.
Su quanto e come il denaro aiuti gli esseri umani a condurre una vita più felice il dibattito è aperto oramai da tempo. Anche la scienza interviene ora sulla questione, attraverso uno studio, prova a fare chiarezza.
A quanto pare sarebbe infatti stata individuata la cifra magica, quella che se corrisponde allo stipendio si trasforma in un via libera verso la pura gioia.
Lo studio rivela: i soldi fanno la felicità
Diversi studi nel tempo hanno affrontato la tematica “soldi e felicità”. Qualche anno fa l’Università di Nottingham in Inghilterra indagò come fosse cambiata la vita di un gruppo di persone che avevano vinto una grossa somma alla lotteria, scoprendo che non erano in effetti cambiate radicalmente le loro abitudini (spesso vivevano in case più belle ma nel medesimo quartiere e nessuno aveva spiccato il volo verso spiagge assolate) ma comunque tutti si dichiaravano più felici.
Arriva ora una nuova ricerca condotta da due studiosi, Matt Killingsworth e Daniel Kahneman, e pubblicata sulla rivista della National Academy of Sciences. Secondo questa indagine i soldi fanno la felicità per tutti, sebbene con misure e modi diversi. In generale si può affermare che a fare la differenza è la crescita del proprio patrimonio: a prescindere dalle cifre di partenza, veder aumentare il conto in banca regala istantaneamente una percezione di felicità e ciò sarebbe valido per circa l’85% delle persone interpellate.
Se prendiamo dunque per esempio lo stipendio medio di un italiano, ovvero 28500 euro, possiamo dire che sia la cifra giusta per esser felici? Dipende. Lo studio infatti non stabilisce un reddito ideale ma parla solo di aumento della ricchezza.
Se dunque il vostro vecchio stipendio era sotto la media e doveste raggiungere poi questa cifra standard allora sì, sarete felici. Se invece prima eravate tra i fortunati che guadagnano di più be’, tutto cambia. A questo punto forse sarebbe meglio guardare il quadro generale: affettività, spiritualità ed emozioni positive in fin dei conti giocano anch’essi un ruolo importante, mai da sottovalutare.