Negli anni ’90 erano i giocattoli più amati dai ragazzi, oggi possono esser delle vere e proprie “pentole d’oro”: inizia a scavare tra gli scatoloni!
La maggior parte delle persone associa un valore economico rilevanti solo a oggetti come antiche monete, francobolli rari o opere d’arte. Tuttavia, la realtà è molto più intrigante.
Esistono una serie di oggetti comuni che nel corso del tempo possono acquisire un valore sorprendente. Non si tratta solo di cimeli antichi, ma anche di giocattoli che potremmo avere ancora in casa, riposti in soffitta o in cantina. Questi oggetti, apparentemente banali, possono rappresentare un vero e proprio tesoro per gli appassionati e i collezionisti.
Iniziamo con uno dei primi videogiochi che ha lasciato il segno: il Game Boy della Nintendo, lanciato nel lontano 1989. Per chi ha avuto l’opportunità di giocarci durante gli anni ’90, il Game Boy è un ricordo nostalgico. Ma oggi, un esemplare in buone condizioni, con scatola e manuale originali, può valere più di 1.000 euro. La domanda e l’interesse per questo dispositivo sono altissimi, rendendolo un oggetto molto ricercato dai collezionisti.
Ma non sono solo i giocattoli tecnologici a essere considerati vere e proprie gemme. Le bambole Polly Pocket, con la loro confezione unica e tutti gli accessori inclusi, possono raggiungere il valore di circa 600 euro. Alcune versioni rare, come il Polly Pocket Travel Clack, possono persino superare i 1.000 euro, mentre una collana Polly Pocket Blue Bird può valere fino a 300 euro. Chi non ricorda la sua amata Polly Pocket da bambina? Se hai ancora la tua bambolina e possiedi la rara Party Time Stampers del 1992, sappi che potresti incassare fino a 3.000 euro.
Un altro giocattolo che può far venire l’acquolina in bocca agli appassionati è il Furby. Questi peluche parlanti, ispirati ai personaggi del film “Gremlins”, possono valere diverse centinaia di euro. Tuttavia, un esemplare in perfette condizioni, con la scatola originale, negli Stati Uniti può raggiungere il valore di circa 2.500 euro.
Passando ai giocattoli degli anni ’80 e ’90, molto ambiti dai collezionisti, non possiamo dimenticare le figurine. Un esempio eclatante sono le carte Yu-Gi-Oh! e le action figure dei Power Rangers. Nel 2016, un set di buste “Legend of Blue Eyes White Dragon” è stato venduto per oltre 1.000 euro. Anche set più generici hanno un valore che varia dai 40 ai 100 euro.
Per quanto riguarda i Power Rangers, i collezionisti sono particolarmente attratti dalla linea di action figure “Mighty Morphin”. Ad esempio, il modello Titanus Carrier Zord del 1993 può raggiungere un valore superiore ai 200 euro.
Infine, non possiamo non menzionare le Pokémon Cards. Le carte del periodo 1999/primi anni 2000 possono valere da 100 a 1.000 euro, se non di più. Un set della prima edizione raggiunge addirittura una cifra sbalorditiva, con una media di 10.000 euro!
Tutto questo dimostra che il valore di un oggetto non è necessariamente legato alla sua rarità o antichità. Oggetti comuni, come vecchi giocattoli, possono acquisire un valore notevole nel corso degli anni, grazie alla richiesta dei collezionisti e degli appassionati. Quindi, prima di liberarti di quei vecchi giochi o giocattoli, potrebbe valere la pena fare una ricerca approfondita: chissà che tra gli scatoloni non si nasconda un tesoro inaspettato.
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